Quando la banca “assicura” i suoi bisogni e le sue necessità!
– Bancassicurazione: le polizze “obbligatorie” stipulate dalle banche
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Nell’ultimo decennio si è intensificata nella pratica la tendenza delle banche a far stipulare ai propri correntisti una polizza, soprattutto in vista di un’erogazione di mutuo, a garanzia del solo capitale erogato (nell’ipotesi di premorienza del sottoscrittore).
In questa sede non si discute sicuramente dell’importanza e della necessità di tale pratica, quanto più dell’abuso che determinati istituti bancari potrebbero fare nel far passare il messaggio che dette polizze siano obbligatorie al fine di ottenere l’erogazione richiesta per realizzare i propri sogni.
Qui in gioco c’è una duplice questione giuridica, etica e morale, in tema di mutuo bancario:
1) L’obbligatorietà nella stipulazione di specifiche polizze connesse al contratto di mutuo.
2) La necessità e l’opportunità di stipulare le polizze obbligatorie direttamente con l’istituto bancario e non con un intermediario assicurativo.
In riferimento al tema dell’obbligatorietà, molti sottoscrittori non sanno che dal 2017, come riportato dal Sole24Ore*, i costi dei mutui sono stati incrementati anche di parecchio dalle polizze assicurative, che costano dal 2% al 12% dell’importo erogato. L’argomento è tornato alla ribalta grazie alle ultime novità introdotte dalla Legge 4 agosto 2017 (Ddl Concorrenza); il dettato normativo però ha voluto chiarire per prima cosa che nessuna banca può vincolare l’erogazione del mutuo alla sottoscrizione della polizza.
Nel caso in cui l’istituto bancario, come spesso avviene, volesse proporre la propria copertura assicurativa, deve obbligatoriamente fornire alcune informazioni tra cui le eventuali provvigioni percepite, indicate dall’assicurazione che fornisce la polizza, oltre a due preventivi alternativi, per comparare le offerte. Va dunque detto che non sempre all’atto della stipula del mutuo i consumatori sanno quali coperture assicurative sono disponibili e, soprattutto, quali tra queste sono obbligatorie.
L’unica assicurazione sul mutuo effettivamente obbligatoria, e attiva per tutta la durata del mutuo stesso, è la “polizza scoppio e incendio”, volta a proteggere l’immobile posto a garanzia del mutuo contro numerosi eventi quali, appunto, incendio, scoppio, fulmini ed esplosioni. Recentemente, cinque importanti istituti bancari sono state multate dall’Antitrust (Intesa San Paolo, Unicredit, UBI, BNL e Compass-Gruppo Mediobanca) per pratiche commerciali scorrette, in quanto piazzavano polizze non richieste e fatte passare per obbligatorie. Lezione tuttavia impartita con una sanzione a nostro avviso insufficiente (20 milioni in totale) rispetto agli introiti prodotti da quelle operazioni nel corso degli anni!
Sempre rimanendo su questo tema può accadere che la rata mensile pattuita con l’istituto bancario per rientrare dal debito sia quindi onerata da tutta una serie di spese e voci “non obbligatorie” ma in grado di alzare il prezzo: un esempio può essere la garanzia da perdita di impiego che, a fronte di un costo per il contraente molto alto, si ritroverà al massimo una sospensione della rata del mutuo di pochi mesi (sempre se la sua polizza prevederà nella casistica delle ipotesi di accoglimento l’ipotesi specifica di quella perdita di impiego).
In riferimento al tema della necessità, molti sottoscrittori dovrebbero evitare di subire pressioni e condizionamenti, in quanto la banca è obbligata ad accettare la soluzione alternativa stipulata presso gli intermediari assicurativi autorizzati, non può modificare le condizioni inizialmente proposte e deve fornire sempre una giustificata motivazione in caso di rigetto della domanda di mutuo, che non può mai essere connessa alla stipulazione della polizza obbligatoria fuori dall’istituto bancario. In qualunque caso, quando quantifica l’ISC (Indice Sintetico di Costo), l’istituto bancario dovrà comunque tener conto dei costi-benefici e del prezzo applicato, senza aggravare sul cliente siffatta circostanza.
In riferimento infine al tema dell’opportunità, molti sottoscrittori dovrebbero essere consapevoli del fatto che spesso la banca profila il rischio esclusivamente connesso all’estinzione del mutuo acceso e non anche alle necessità di vita del cliente e della sua famiglia, garantendo premi di polizza non sempre concorrenziali e vantaggiose per quest’ultimo.
Per comprendere meglio questo passaggio facciamo un esempio: rispetto alla polizza “scoppio e incendio”, la banca non sentirà la necessità di istruire l’ignaro contraente circa l’importanza di assicurarlo da eventi avversi che lo potrebbero colpire in altre ipotesi, come l’evento atmosferico (alluvioni e terremoti) e il furto per l’appartamento e gli immobili posseduti o ancora nelle sue attività di vita quotidiana nelle ipotesi di responsabilità civile privata (talvolta inserita anche nella polizza “Multirischi Abitazione”), esponendolo così al rischio di dover sopportare da solo il costo dei danni in caso di realizzazione dell’ipotesi! Inoltre, il vincolo a garanzia chiesto dalla banca è spesso quantificato solo sulla base dell’importo del mutuo erogato e non dell’effettivo valore dell’immobile: in tale ipotesi, in caso di distruzione dell’immobile, l’importo pagato sarebbe solo quello stabilito e non anche il valore totale del fabbricato.
Facciamo un altro esempio: Mario accende un mutuo di 200mila euro per comprare l’immobile adibito a prima abitazione; la banca che concede il mutuo, di contro, vorrà una garanzia assicurativa che in caso di rischio biometrico estingua il debito contratto da Mario. Tuttavia, però, la banca non ha la necessità di prendere in esame le esigenze di vita del cliente e della sua famiglia in caso di invalidità, inabilità e premorienza, in quanto l’interesse primario sarà quello dell’estinzione del debito e non anche quello di vita di tutte le persone connesse con l’episodio infausto. Tali esigenze non possono emergere dall’analisi che fa l’istituto bancario in quanto non ha interesse nel procedere a una consulenza assicurativa per proteggerlo dai rischi biometrici, all’infuori del capitale erogato a titolo di mutuo.
Pertanto, appare evidente che la consulenza assicurativa sia l’unico strumento professionale in grado di assicurare la copertura a tutte le esigenze del cliente, non solo quelle connesse al mutuo bancario erogato, in quanto l’analisi predisposta prende in considerazione tutti gli elementi in gioco mettendo il cliente al centro dell’attenzione, soddisfacendo anche le esigenze dell’istituto bancario in termini di obbligatorietà.
Caro lettore, al netto della buona fede del tuo istituto bancario, in futuro, non dimenticare che pianificare il tuo futuro vuol dire anche proteggere il tuo reddito in maniera globale e completa, al fine di non doversi trovare con una casa e un mutuo estinto… ma senza capitale e rendite per mantenere tutto il tuo patrimonio faticosamente costruito!
* Fonte: https://www.mutuionline.it/news/mutuionline-informa/00019887-polizze-mutuo-quali-sono-obbligatorie-e-quali-facoltative.asp